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lunedì 3 novembre 2014

UN OTTIMO MINISTRO, PER LE RISORSE ENERGETICHE E MINERARIE, " SUDIRMAN SAID"

sourge Jakarta Post

Il Presidente Joko "Jokowi", ha nominato, un attivista anticorruzione e campione di buon governo,Mr Sudirman Said,Ministro delle risorse energetiche e minerarie, che ha ribadito la sua priorità,quella di "ripulire la burocrazia dal paese e dalla corruzione".

Con l'interdizione, del ex ministro risorse energetiche e minerarie, "Jero Wacik" sospettato di corruzione e l'ex direttore "Rudi Rubiandini" ,Oil and Gas Regulatory Task Force Special (SKKMigas),(dietro le sbarre con la condanna a 7 anni, per corruzione),il Ministero per l'energia e le risorse minerarie, dovrebbe essere,ora, uno dei principali obiettivi della riforma di "Jokowi" e Sudirman.

E' rassicurante sapere che Sudirman, 51 anni, ​​si adatta bene a questo Ministero.
Ha ottenuto, un master in gestione aziendale presso la George Washington University e ha costruito anni di esperienza, in pubbliche e private compagnie petrolifere, così come dimostrano, le sue qualità manageriali e di leadership, in molte organizzazioni.

 E' stato uno dei fondatori della  "Indonesian Transparency Society", una organizzazzione non governativa supporto all' anticorruzione e dello "Institute for Corporate Governance". (Vedere in internet gli obiettivi di queste due interessanti Società)

Sudirman, è stato, per quasi due anni,vice presidente della compagnia petrolifera e del gas statale Pertamina, dove si è occupato di riformare "le catene di approvvigionamento", allora, considerate, uno dei più inefficienti e dei più sensibili alla corruzione.

Nel 2009
ha lasciato il suo posto ,a causa della forte attività di lobbing da parte della mafia del petrolio. Si è poi trasferito, alla compagnia petrolifera Petrosea, come vice presidente  e per ultimo, come presidente della Pindad, fabbrica di armi, di proprietà statale a Bandung.

Sudirman, ha affermato, dopo l'installazione di ministro, che la sua priorità, era quella di ripristinare la fiducia del pubblico, in particolare nelle imprese petrolifere e nelle società minerarie, nel suo ministero.

Questo compito, porterà, a ripulire e velocizzare, il sistema di licenze, nel settore petrolifero e minerario e di accelerare, le rinegoziazioni dei contratti minerari e soprattuto, fermare la "mafia" per le importazioni ed esportazioni(cosa ardua e difficile.....)

Successivamente, sarà "determinare lo status giuridico, di alcuni contratti di condivisione produzione di petrolio e di gas (PSC)", che scadranno nei prossimi cinque-sette anni. La più urgente, tra le quali sarà il contratto, per il Gruppo Mahakam, in East Kalimantan, non solo perché questa concessione si concluderà nel 2017, ma anche perché questo settore, rappresenta, quasi un terzo, della produzione di gas del paese.

Data la natura a lungo termine degli investimenti nel settore degli idrocarburi, sarebbe meglio se Sudirman, potesse "navigare" nel "campo minato politico", presso la Camera dei Rappresentanti e poter istituire, un quadro normativo, in base al quale, lo status giuridico delle concessioni petrolifere e di gas, potrebbe essere negoziato con 10 anni di anticipo, prima della scadenza.

Qualunque siano le politiche o gli strumenti giuridici, che emetterà, nel settore minerario,dovranno, tener conto dell'interesse nazionale,ma in ogni caso, fare in modo, che gli investitori stranieri, abbiano comunque delle facilitazioni e non si spaventino per le lungaggini burocratiche.

Sudirman, affronta,ora, alcuni compiti molto difficili, come il calcolo del prezzo più appropriato del carburante agevolato,così da attuare, il piano del governo, per il taglio ai sussidi energetici.

Sig. Ministro Buon Lavoro

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