Tra
i piú antichi documenti scritti ritrovati a Bali vi é la "carta di
Blanjoung", redatta in sanscrito e risalente al 913 d.C., e che menziona
il sovrano Sri Kesari Warmadewa e il luogo Walidwipa.
Un'iscrizione
del 1041 incisa su di una pietra ritrovata a Giava (detta "Pietra di
Calcutta" in quanto conservata al Museo Indiano di Calcutta) riporta la
genealogia del re Airlangga, figlio del principe balinese Udayana.
In
questo lungo periodo di tempo venne sviluppato il sistema di irrigazione subak
per la coltivazione del riso. Risalgono a questo periodo, inoltre, alcune
tradizioni religiose e culturali che esistono tuttora.
Nel
1343 l'Impero Majapahit, che era insediato nella parte orientale di Giava, fondó una colonia a Bali. L'isola
venne nuovamente menzionata su testi giavanesi tra il 1059 e il 1205 nel
Nagarakertagama, poema epico scritto nel 1365 sotto il regno del re Hayam Wuruk
dell'Impero Majapahit (1350-1389).
All'inizio
del XVI secolo, con il declino dell'impero e la successiva occupazione di Giava
da parte delle truppe del re musulmano di Demak, vi fu un esodo di artisti,
religiosi ed intellettuali verso la colonia balinese.
Nell´anno
1585 una nave portoghese sostó presso la costa di Bukit. Nel 1597 l'esploratore olandese
Cornelis de Houtman sbarcò a Bali stabilendo il primo contatto con l'occidente.
Gli
europei non riuscirono però a stabilire una loro presenza come avevano fatto in
molte altre isole dell'arcipelago.
Negli
anni 1620-1630, il principe Blambangan, di fronte alla minaccia del sultano
Agung di Mataram, chiese aiuto alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali,
ma gli venne rifiutato. Blambangan si rivolse quindi a Dewa Agung, re di
Gelgel di Bali, e le forze balinesi sconfissero il sultano Agung nel 1635.
Bali
non partecipó direttamente ai traffici commerciali che animavano l'arcipelago,
ma divenne un esportatrice di cotone, riso, bestiame e selvaggina. La
fondazione di Batavia (l'odierna Giacarta) da parte della compagnia olandese
nel 1619 e l'apertura del mercato degli schiavi fu un'occasione per i principi
balinesi di vendere i loro prigionieri di guerra, fatto che accentuò i
conflitti interni tra i principati locali.
Dopo
il 1660, Ki Gusti Ngurah Panji Sakti fondò il regno di Buleleng nel
settentrione dell'isola. La dinastia di Gelgel estese il suo dominio sul regno
di Klungkung, i cui re, che conservavano il titolo di Dewa Agung,
vennero considerati la linea più nobile di Bali. Nella zona orientale, il regno
di Karangasem a partire dal 1680 intraprese la conquista dell'isola di Lombok,
affrontando gli eserciti di Gowa e di Sumbawa.
Buleleng
conquistó Blambangan nel 1697. Intorno al 1700, il regno di Mengwi dominava il
sud di Bali. Mengwi tolse Blambangan a Buleleng diventando il re piú potente
dell'isola. Per tre volte (nel 1714, 1726 e 1729), dei re balinesi sferrarono
delle offensive verso la parte occidentale di Giava per poter visitare i
territori dell'Impero Majapahit di cui si sentivano i discendenti.
I
re di Mengwi spesero molte risorse per mantenere la sovranità su
Blambangan, ma quei regnanti si convertirono all'islam nel 1770 e si allearono
con la compagnia olandese. Interessati a ridurre l'influenza balinese su Giava,
gli olandesi fecero scomparire l'ultimo stato induista.
Alla
fine del XVIII secolo, nessun regno balinese era in grado di dominare l'insieme
delle isole come aveva fatto Gelgel prima del 1650.
Gli
olandesi non si interessarono a Bali fino all'inizio del XIX secolo. In quel
periodo, l'economia dell'isola era basata essenzialmente sul commercio degli
schiavi e l'aristocrazia balinese ne vendeva oltre 2.000 ogni anno, in cambio
di armi e oppio di cui vi era un grande consumo.
Si
dovette attendere il 1840 perché gli olandesi, approfittando delle rivalitá tra
i regni balinesi, riuscissero con un'operazione congiunta navale e terrestre ad
occupare prima la regione di Sanur e poi Denpasar. Gli eserciti balinesi,
inferiori sia per numero che per armamenti, lanciarono un definitivo attacco
suicida che si stima sia costato oltre 4.000 vittime. Il dominio olandese
dell'isola, comunque, esercitó sempre un'influenza lieve, consentendo che
permanesse il controllo locale sulla religione e la cultura.
Durante
la Seconda Guerra Mondiale, Bali venne occupata dai Giapponesi. Durante tale
occupazione, l'ufficiale balinese Gusti Ngurah Rai organizzó un 'esercito di
liberazione'. A seguito della resa del Giappone nell'agosto 1945, i Paesi Bassi
ripristinarono in Indonesia, e quindi anche a Bali, il governo coloniale
esistente prima della guerra. I ribelli balinesi si opposero utilizzando le
armi abbandonate dai giapponesi. Il 20 novembre 1946 il colonnello ventinovenne
Gusti Ngurah Rai scaglió le forze ribelli nella Battaglia di Marga, contro le
truppe olandesi. L'esercito balinese venne completamente annientato e terminó
cosi ogni ulteriore resistenza. Nello stesso anno gli olandesi, rispondendo
alla creazione della Repubblica di Indonesia capeggiata da Sukarno e Hatta, proclamarono la Repubblica
dell'Est Indonesia e Bali divenne uno dei 13 distretti del nuovo stato.
I Paesi Bassi riconobbero
l'indipendenza della Repubblica degli Stati Uniti di Indonesia e nel 1956 Bali
rinunció all'unione con i Paesi Bassi divenendo ufficialmente una provincia
dell'Indonesia.
Nel
1963 l'eruzione del monte Agung provocó la morte di migliaia di persone, ingenerando
una crisi economica che costrinse molti abitanti a trasferirsi in altre zone
dell'Indonesia.
Nel
1965, in seguito ad un fallito colpo di stato a Giacarta contro il governo nazionale, in
tutte le regioni indonesiane, tra cui a Bali, si verificarono uccisioni di
simpatizzanti e membri del PKI, il Partito Comunista di Indonesia. Benché
non esistano riscontri ufficiali, si reputa che le squadre della morte,
appoggiate dal generale Soeharto, uccisero oltre 100.000 balinesi.
Il 12
ottobre 2002, un attacco terroristico compiuto con un'auto bomba in un locale
di Kuta ha ucciso 202 persone, prevalentemente turisti stranieri. Il 1 ottobre
2005 un secondo doppio attacco terroristico contro turisti avvenuto sia nei
pressi della Baia di Jimbaran che nel centro di Kuta ha causato decine di
vittimeL'articolo non è mio, ma preso da un altro blog
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